Nudo
Nudo – 1986
21 Giugno 2022
Paesaggio calabro
Paesaggio calabro – 1973
21 Giugno 2022
Olimpia

Olio su tela, cm 100×140

Olimpia

1975

Troviamo qui reinterpretato il soggetto della “Venere dormiente” che dopo secoli di quadri mitologici, entra nella modernità con l’Olympia di Manet a cui Cerasoli rende un chiaro omaggio con la sua versione originale. La volontà di creare un parallelo con Manet si manifesta nel titolo stesso dell’opera e i parallelismi continuano con la scelta della composizione e dell’ambientazione e molti altri elementi.

Il quadro di Manet che scandalizzò il pubblico ancora di più che la Colazione sull’erba vede ritratta la stessa donna, Victorine Meurent, modella favorita del pittore francese. Qui nel ruolo della prostituta è idealizzata come la Venere dormiente ritratta dai maestri classici quali Giorgione e Tiziano. Ha appena ricevuto dei fiori da uno dei suoi clienti mentre aspetta quello successivo. Il suo sguardo insistente e diretto implica che l’osservatore è il prossimo cliente. La sua espressione non invitante ma bensì indifferente rivela la familiarità con il suo lavoro.

L’Olimpia di Cerasoli è vestita della stessa indifferenza, è anch’essa sdraiata su un divano o letto, adagiata comodamente su grandi cuscini. Non è nuda ma è vestita di parigine e sottoveste che accentuano la carica erotica della scena. Il decoro proietta l’osservatore in un’atmosfera intima e calorosa che è pero perturbata dalla realizzazione che si tratta di un’intimità precaria, momentanea.

Cerasoli introduce un elemento compositivo nuovo che cambia la storia del quadro: lo specchio. Questo rivela il riflesso del pittore e della tela sulla quale Olimpia è ritratta, rendendo chiaro solo in un secondo momento il contesto della scena: lo spettatore non si identifica più con il cliente della prostituta bensì con il pittore, intento a ritrarre la sua modella. Un espediente narrativo notoriamente utilizzato da Renoir nel suo Il bar delle Folies-Bergères nel quale il riflesso dello specchio rivela un altro punto di vista della scena e aggiunge significato e spessore alla visione frontale della donna al bar. Con queto quadro metanarrativo, Cerasoli rende omaggio a Manet celebrandone il quadro più famoso, rompendo l’illusione per esaltare il pittore e la sua modella.

Olimpia

MuseoCerasoli-UgoCerasoli

Vedevo la mia immagine
riflessa sull’acqua
e volevo prenderla,
ma non ci riuscivo!

Forse è il primo segno di un insaziabile istinto
a riprodurre la realtà, riportarla in immagini,
disegnarla, dipingerla.

Realtà dapprima soltanto oggettiva, ma che pian
piano diverrà espressione del suo mondo interiore
meditato e sofferto.

MuseoCerasoli-UgoCerasoli

Vedevo la mia immagine
riflessa sull’acqua
e volevo prenderla,
ma non ci riuscivo!

Forse è il primo segno di un insaziabile istinto
a riprodurre la realtà, riportarla in immagini,
disegnarla, dipingerla.

Realtà dapprima soltanto oggettiva, ma che pian piano diverrà espressione del suo mondo interiore
meditato e sofferto.