Casa tra gli alberi – 1966
16 Giugno 2022
agave-1964
Agave – 1964
16 Giugno 2022

Pittura

Posa allo studio

1965

Seduta aggraziatamente sulla sedia con il volto immortalato in un’espressione pensierosa, è ritratta Contina, moglie del pittore il quale sceglie di rendergli omaggio immortalandola nell’intimità e nella familiarità del suo studio, come Amedeo Modigliani aveva ritratto Jeanne Hebuterne (Ritratto di Jeanne Hebuterne, 1918), il suo grande amore e musa dei suoi più bei capolavori.
Gli arti e il collo allungati, nonché il pallore del suo incarnato, sono qualità che Cerasoli, come Modigliani, usa per conferire al soggetto un’eleganza esagerata.

Questo, come molti altri ritratti dell’artista (dalle prime Donne paesane ai ritratti tardivi del 1980 quali Wilma) sono la dimostrazione di quanto la lezione espressionista abbia influenzato l’opera di Cerasoli. Questi ritratti si distanziano da ricerche più naturalistiche come quelle dietro alla realizzazione de Il riposo della ballerina (1985), e sono frutto di un grande lavoro sulla complementarietà dei colori della quale Cerasoli si serve per delineare delle forme e dare profondità al quadro. Si allontana dal “colore locale” per utilizzare invece colori puri, traduzione cromatica dei sentimenti dell’artista.

Una caratteristica propria all’opera pitturale di Cerasoli è invece il suo stretto legame con la scultura. La resa ruvida della pelle, che evoca i nudi di Degas, conferisce al soggetto ritratto un aspetto sculturale. Attraverso il suo particolare uso del colore, la scelta di toni freddi, grigi e verdi che sembrano contribuire alla denaturalizzazzione dei soggetti, rende i suoi soggetti sculture eterne.

MuseoCerasoli-UgoCerasoli

Vedevo la mia immagine
riflessa sull’acqua
e volevo prenderla,
ma non ci riuscivo!

Forse è il primo segno di un insaziabile istinto
a riprodurre la realtà, riportarla in immagini,
disegnarla, dipingerla.

Realtà dapprima soltanto oggettiva, ma che pian
piano diverrà espressione del suo mondo interiore
meditato e sofferto.

MuseoCerasoli-UgoCerasoli

Vedevo la mia immagine
riflessa sull’acqua
e volevo prenderla,
ma non ci riuscivo!

Forse è il primo segno di un insaziabile istinto
a riprodurre la realtà, riportarla in immagini,
disegnarla, dipingerla.

Realtà dapprima soltanto oggettiva, ma che pian piano diverrà espressione del suo mondo interiore
meditato e sofferto.